A metà strada tra La Mecca e Petra, sulle vie carovaniere dei tempi antichi, sorge la città di Madain Saleh, anch’essa, come la rivale ‘città rosa’, edificata dai Nabatei.
Madain Saleh è meno nota della città giordana, ma fu in passato una centro ricco e fiorente, il secondo più importante del regno dei Nabatei. La sua ricchezza era legata alla posizione strategica di crocevia delle più importanti rotte commerciali arabe: i mercanti, che trasportavano carichi di incenso, profumi e spezie tra l’entroterra arabo e i porti mediterranei della Siria, erano soggetti al pagamento di pesanti imposte, che contribuivano notevolmente alla crescita economica cittadina. Il momento di gloria ebbe, tuttavia, breve durata; a partire dal I secolo, il trasporto via terra venne sostituito da quello via mare sulle acque del Mar Rosso, segnando il progressivo declino della città.
Ancor oggi, mentre l’Arabia Saudita si apre al turismo, Madain Saleh è ferma al suo passato glorioso, legata alla tradizione e alle memorie storiche. Le sue strutture architettoniche, in buona misura intatte e ben conservate, sono una valida ragione per visitare questa terra. I Nabatei usarono per le costruzioni la pietra del deserto, come fecero per l’affascinante Petra, ma usarono una forma più dura di quella rossa della città antagonista, che ha in parte compromesso l’eleganza delle strutture.
A differenza di Petra, che si fa largo tra dirupi e pareti scoscese, Madain Saleh è libera tutt’intorno, circondata solo dal deserto. Nelle architetture si ritrova la stessa mescolanza di elementi classici; anche qui destano stupore le numerose tombe, che spiccano tra un susseguirsi di colonne e lesene. Sono circa 111, molte delle quali ben conservate e quasi tutte valorizzate da facciate abilmente decorate.
Il tempo, se da un lato ha intaccato parte degli edifici, dall’altro ha agito con un tocco d’artista sui già incantevoli luoghi. Anni ed anni di erosione hanno variamente modellato le formazioni rocciose e portato alla luce strati minerali, che mutano colore al variare della luce del sole, avvolgendo il complesso di Mada’in Saleh in un’atmosfera magica e suggestiva.