Tanah Lot, Bali, è una formazione rocciosa situata in mezzo al mare, su cui sorge un antico tempio dedicato alle divinità del mare. È una meta molto popolare per i turisti e per il pellegrinaggio religioso e culturale e, per la sua immagine iconica ed esotica, risulta il sito più fotografato dell’isola di Bali.
C’è un luogo, sulla costa meridionale di Bali, in Indonesia, tra le città di Tabanan e Denpasar, in cui si nasconde una grotta che dà vita ad una sorgente magica in grado di trasformare l’acqua salata dell’Oceano Pacifico in una fonte limpida e dissetante di acqua dolce. Su questo luogo si innalza il Pura Tanah Lot, che in indonesiano significa tempio (Pura) sulla terra (Tanah) di mare (Lot), un nome che descrive a pieno l’incredibile posizione di questo luogo, in cima ad uno scoglio, circondato dal mare, che nel tempo modella e modifica le forme della roccia.
Il tempio è uno dei Sette Templi di Mare che sorgono sulla costa balinese, nutrendo di racconti ed aneddoti la mitologia locale. I Sette Templi sono posizionati in modo da guardarsi l’un l’altro e costituiscono una simbolica catena protettiva contro le negatività.
L’incredibile bellezza del posto non deriva tanto dal tempio in sé, che per gli standard del turismo di massa può sembrare piuttosto semplice, quanto dalla location, che rimanda a racconti e suggestioni lontane.
Si narra, infatti, che durante il XVI secolo il sacerdote indù Dang Hyang Nirartha, in viaggio lungo la costa sud di Bali per diffondere l’induismo, si fermò a riposare sul questo splendido isolotto. Alcuni pescatori del luogo lo videro e cominciarono a portargli regali. Dopo aver trascorso la notte lì, Nirartha parlò ai pescatori e disse loro di costruire un santuario sulla roccia perché sentiva che quello potesse essere un luogo santo dove adorare le divinità marine.
Qui Nirartha condivise i suoi insegnamenti con gli abitanti del villaggio, affrontando anche l’opposizione del capo villaggio e portando tutta la popolazione da uno stile di vita primitivo ad una concezione della vita moderna e civile, accrescendo nelle persone il senso dell’arte e dello spirito.
Secondo la leggenda Nirartha possedeva, inoltre, degli incredibili poteri magici, grazie ai quali riuscì a salvare l’isola di Bali dalla terribile eruzione del Monte Agung, che rischiava di far affondare l’isola sotto l’oceano. I poteri soprannaturali di Nirartha riuscirono a evitare il rovesciamento della terra e il Tempio, ancora oggi, è ritenuto in grado di contenere la potenza delle onde ed invocare la sicurezza del creatore.
Le vesti del sacerdote, gettate in mare, si trasformarono in serpenti marini che sono tutt’ora gli unici animali che popolano la base del Pura Tanah Lot e, secondo le credenze locali, sono i guardiani del tempio.
L’atmosfera incantata del luogo non si lascia corrompere da nulla, né dai venditori di souvenir e snack tradizionali che riempiono la strada che porta all’isolotto, né dalle orde di visitatori che assediano il sito in certe ore del giorno. È sempre possibile ritagliarsi un momento di meditazione e contemplazione che coinvolge non solo i pellegrini, ma anche i turisti.
I devoti si recano al tempio per adorare il dio Dewa Baruna detto anche Bhatara Segara, che rappresenta la potenza del mare. Per raggiungere l’isolotto a piedi però è necessario attendere i momenti di bassa marea e procedere lungo la lingua di terra che collega lo scoglio alla costa. In caso di alta marea esistono delle imbarcazioni che permettono di raggiungere Tanah Lot.
La vista panoramica è tutta da godere, soprattutto se si raggiunge il luogo a ridosso del tramonto. A quell’ora la luce sarà perfetta e la vista sarà mozzafiato.
Gli appassionati di fotografia, in particolare, ameranno questo posto che risulta tra i più fotogenici al mondo per la particolare varietà di colori che si irradiano nel cielo e fanno da sfondo al tempio.
Le angolazioni da cui poter scattare fotografie meravigliose sono molteplici, ma consigliamo di superare l’ingresso del tempio, svoltare a destra, camminare attraverso il bel giardino e raggiungere il punto più alto della collina. Da quest’altezza la visuale sarà incredibile: il maestoso tempio arroccato sullo scoglio che respinge con vigore le onde che vi si infrangono contro costituiscono un’immagine incredibile. Basta attendere la nuvola perfetta, che rimanda il giusto tono di arancio e finalmente scattare. Vi sfidiamo ad affermare che non sia la più bella foto che abbiate mai scattato.
