Capitale del Sikkim, uno dei meno visitati ma più affascinanti stati dell’India, Gangtok si estende sul fianco di un ripido crinale, circondata da uno spettacolare paesaggio montuoso. Nel suo nome la caratteristica dei luoghi: Gangtok significa ‘cima della collina’, a connotare la posizione elevata in cui sorge l’abitato, da dove, alle prime luci dell’alba, quando le nuvole sono alte, si apre la splendida vista del Kanchenjunga, stagliato all’orizzonte verso ovest. Situato al confine tra il Nepal e il Sikkim, Kanchenjunga è la terza montagna più alta del mondo con i suoi 8598 m. La sua importanza va al di là dell’altitudine e della selvaggia bellezza; Kanchenjunga, che in tibetano significa ‘Cinque tesori della grande neve’ (un’evidente allusione alle cinque vette che compongono il massiccio) è un monte sacro, adorato come una divinità guardiana.
Il Sikkim fu un regno indipendente buddhista fino a quando si unì all’India, nel 1975, ed è considerato uno degli ultimi Shangri-La himalayani, terra di illuminazione spirituale. Gli abitanti del luogo credono che le loro montagne siano gli altari degli dei; d’altra parte, un’atmosfera magica e suggestiva avvolge questi luoghi, dove i gompa sorgono numerosi, occupando quasi ogni spuntone di roccia dell’immenso paesaggio.
I monasteri buddhisti sono circa 200 e testimoniano che il Sikkim è il luogo ideale per la meditazione. Il periodo migliore per una visita è in concomitanza con le festività religiose, secondo il calendario buddhista, quando i luoghi sacri sono ravvivati dalle danze rituali, eseguite a ritmo di tamburi dai monaci, che per l’occasione indossano i caratteristici abiti cerimoniali.
I monasteri più visitati sono quello di Rumtek, che ha una vista panoramica sulla capitale Gangtok, da cui dista 23 chilometri, e quello di Pemayangtse, situato nella parte occidentale del paese.
Sulla via del monastero di Rumtek, all’interno di un edificio in stile tradizionale tibetano, si trova il Namgyal Institute of Tibetology, un istituto fondato nel 1958 per promuovere la ricerca sul buddhismo mahayana e sulla cultura tibetana. La struttura accoglie al suo interno sale magnifiche dai muri finemente decorati, colonne che sostengono rappresentazioni delle divinità ed una fornitissima biblioteca, che custodisce raccolte di libri buddhisti e manoscritti molto rari. Si possono inoltre ammirare oggetti d’arte di grande valore, tra cui pregiati thangka (dipinti tibetani su stoffa) ed oggetti sacri, come il kapali (una ciotola ricavata da un teschio umano).
Nella stessa capitale, si ergono monasteri meritevoli di una tappa, primi tra tutti quello di Enchey, raggiungibile attraversando boschi di conifere; risalente al 1909, è il più bello di Gangtok, con i suoi numerosi dipinti e statue di divinità tantriche.
Dal gompa di Enchey, proseguendo la strada verso nord-est, si raggiunge il belvedere di Ganesh Tok, ornato di colorate bandiere di preghiere. Qui si trova una piccola caffetteria, dove si può sorseggiare un tè caldo, dopo essersi estasiati all’incantevole vista panoramica della città.
Altri imperdibili belvedere sono quelli di Hanunam Tok e quello di Tashi, che è situato nella zona settentrionale della città e si reputa offra la migliore visuale sul Kanchenjunga da Gangtok.
I luoghi sacri buddhisti sono sicuramente la maggiore attrazione del Sikkim, ma ci sono tanti altri posti da visitare.
Gli amanti della natura e degli animali possono raggiungere l’Himalayan Zoological Park, che all’interno di grandi spazi ospita, tra le varie specie, panda rossi, orsi himalayani e leopardi delle nevi.
Gangtok, inoltre, è famosa per l’Orchid Festival, il più importante festival dei fiori di tutta l’Asia. L’evento si svolge tra marzo ed aprile, periodo di massima fioritura, quando nel Sikkim si può ammirare una varietà incredibile di felci, gladioli ed orchidee. Il festival è una manifestazione caratteristica e colorata, durante la quale si può assistere a dimostrazioni di composizioni floreali, ammirare esibizioni di sculture di legno, ma anche partecipare a gite nella natura.
La maggior parte delle specie di orchidee del Sikkim può essere osservata nel Santuario dell’Orchidea, situato in prossimità del Namgyal Institute of Tibetology.
L’incantevole paesaggio che circonda Gangtok, rende la città il luogo ideale per passare qualche giorno organizzando delle escursioni.
Del resto, non c’è modo migliore per esplorare la bellezza di questa terra e per conoscere la pacifica cultura delle sue genti, che girare per i villaggi e fare trekking nei sentieri incontaminati, attraversando lussureggianti crinali e laghi sacri.
Il ricordo più bello di questi luoghi spirituali sarà quello impresso nell’anima, ma se si desidera portare con sé un oggetto caratteristico, Gangtok è il posto giusto per fare qualche acquisto.
Nella capitale ci sono diversi mercati. Il vecchio mercato è l’ideale per comprare prodotti di artigianato locale, dai meravigliosi tappeti ai mobili in legno lavorati a mano; il mercato nuovo è indicato per trovare a buon prezzo oggetti tipici e souvenir da portare a parenti ed amici. Non mancano poi mercati dove si trova un po’ di tutto, dal tradizionale al contemporaneo; tra questi, quelli di Lall e di MG Road.
Incenso, arazzi, fiori, natura, spiritualità… Per tutto questo, e per quello che lì c’è da scoprire, Gangtok merita una visita!