Alla scoperta dell’isola di Bohey Dulang, gioiello del Tun Sakaran Park, il parco marino malese a pochi chilometri dalle coste del Borneo. Un viaggio che si può effettuare in ogni stagione e che lascerà stupefatti. Qualcuno lo ha definito l’atollo più bello del mondo e, se la visione che si ammira dal punto più alto dell’isola di Bohey Dulang, è in grado di emozionare fino alle lacrime il visitatore, è chiaro che si tratta di una di quelle mete imperdibili per chi sceglie una vacanza alla scoperta della Malesia.
Deve essere chiaro fin da subito che si tratta di una meta riservata agli amanti della natura, perché Bohey Dulang è un’isola che ha saputo mantenere il suo aspetto selvaggio, grazie anche al fatto di essere stata inserita nel parco marino di Tun Sakaran, dunque non ci si deve aspettare di trovare hotel di lusso o resort con ogni comfort. Di norma, la visita a questo meraviglioso atollo viene organizzata solo per una intera giornata, tuttavia è possibile anche pernottarvi, a patto che ci si accontenti di sistemazioni spartane. Sull’isola vi è un solo villaggio di palafitte abitato da alcune decine di quelli che vengono definiti i sea gipsy, gli zingari del mare, un gruppo di nomadi che vive sostanzialmente di pesca e che si offre di accompagnare i turisti durante la loro visita a questo piccolo paradiso terrestre.
Da non perdere assolutamente è la salita al picco di Bohey Dulang, che si erge a dominare il mare. Si tratta di una salita breve, infatti dura meno di un chilometro, ma è piuttosto impegnativa con un percorso che si snoda su un sentiero ripido e abbastanza scivoloso, perciò, nonostante venga assicurato che si può effettuare anche con delle semplici infradito, è bene dotarsi di scarpe con suola di gomma. Il clima, caldo e umido, non aiuta certo l’ascesa, ma la fatica viene ripagata non appena si raggiunge il punto panoramico.
Quello che si può ammirare è un vero mondo meraviglioso, un mondo composto da verdi monti che si ergono dal mare, mentre le acque del Mar di Celebes, con i loro colori che vanno dall’azzurro al verde, incantano chiunque si spinga fino a lì. Ciò che colpisce è la straordinaria forma disegnata dall’isola, un perfetto semicerchio che ricorda che l’atollo in realtà, un tempo, era un vulcano ora sprofondato nel mare. Non vi è solo la salita al picco sull’isola, il mare infatti serba altre meraviglie con grandi varietà di fauna, tra cui i pesci pappagallo, i nudibranchi, gli squali, le tartarughe e poi ancora i barracuda e tante altre specie. Per ammirare i fondali è possibile praticare il diving oppure limitarsi al più rilassante snorkeling.
Come si raggiunge questo paradiso? Dal Borneo, e più precisamente da Semporna, la località che si trova a circa una ventina di chilometri dal parco di Tun Sakaran, composto da otto isole quasi del tutto disabitate e tra le quali è compresa anche Bohey Dulang. Per l’accesso a alcune di esse è necessario richiedere il permesso perché le visite sono limitate, ma ciò non vale per la nostra meta, è tuttavia necessario registrarsi per avere a disposizione una guida una volta sbarcati. Da Semporna occorrono circa tre quarti d’ora di navigazione per raggiungere il magnifico atollo e, dopo una giornata trascorsa immergendosi nella meravigliosa natura malese, si ha la convinzione che l’Eden sia proprio qui.