Il Cammino Inca è la più nota e famosa dei tanti percorsi che vennero costruiti dall’antico popolo inca per collegare i luoghi facenti parte del loro impero. I collegamenti andavano a costituire una fitta e complessa rete di sentieri montani, con il centro nella catena delle Ande, dalla Colombia al Cile. La maggior parte dei tragitti è scomparsa, inghiottita dalla giungla, ma ne è rimasto un numero consistente che conduce ancora oggi, tra fertili vallate e suggestivi passi montani, dalla capitale Cuzco a luoghi remoti e suggestivi, tra cui la città sacra di Machu Picchu.
Ogni sentiero ha proprie caratteristiche e varia dagli altri per lunghezza, paesaggio e difficoltà; quanto alle dimore ed alloggi offerti per riposare e trovare ristoro, si va dalla essenzialità e rusticità delle tende alla complessità e comodità dei villini di recente costruzione, che offrono ogni sorta di comfort.
Il Cammino degli Inca è lungo 40 kilometri, abbastanza da richiedere ai viaggiatori, che scelgono di intraprendere il viaggio, impegno e preparazione fisica. Le escursioni durano circa quattro giorni e prevedono la partecipazione di un numero limitato di persone, le quali avranno il privilegio di addentrarsi in luoghi meravigliosi. Antiche fortezze, misteriose rovine, cittadelle di pietra, gradini scavati a mano lungo i pendii della montagna…frammenti di storia custoditi e incorniciati dall’indescrivibile bellezza della natura esotica. Tra le tappe più significative, c’è il tratto che attraversa il Paso de la Mujer Muerta, con il quale si raggiunge il punto più alto del percorso, 4.200 m, e quello della scalinata dall’Inti Punku, cancello del sole che segna l’ingresso alla città sacra di Machu Picchu.