Un tuffo di 1146 m per un tratto a strapiombo ininterrotto di oltre 900 metri; sono le cascate Salto Angel, le più alte del mondo. Si trovano in Venezuela e, originate dalla confluenza degli affluenti dei più grandi fiumi del Sudamerica (il Rio delle Amazzoni, l’Essequibo e l’Orinoco), scendono impetuose dalla cima dell’Auyantepuy (la montagna del Diavolo). Quando in un gran fragore toccano terra, le acque sembrano dissolversi nella foschia da esse stesse prodotta. E’uno spettacolo indescrivibile, che vale la pena di essere ammirato alla base delle cascate. E’possibile godersi la vista dall’alto di un aeroplano, ma spesso le nuvole ostacolano la visuale. Ed allora non c’è soluzione migliore che raggiungere l’erboso altopiano della Gran Sabana, caratterizzato da centinaia di tepuyes, caratteristiche montagne dalla cima piatta da cui si può fruire del migliore punto panoramico di Salto Angel.
I tepuyes, di cui l’Auyantepuy, insieme al Roraima e al Pico da Neblina, è uno dei maestosi e dei più noti, sono le più antiche formazioni rocciose della Terra; si presentano come grandi singoli blocchi, che generalmente superano i 1000 m e sulle cui sommità si riscontrano curiose strutture labirintiche.
Nella Gran Sabana ci sono oltre 115 tepuyes; un numero considerevole ricopre l’adiacente area del Parco Nazionale di Canaima, situato a 50 km circa dalle cascate, un paradiso faunistico e floreale, non a caso dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, dove, tra gli altri, vivono tapiri, bradipi, giaguari e formichieri giganti, e dove si registra la presenza di 550 specie di uccelli.